di Luciano Scarpetta

«Calchera» punta sul classico e sulla qualità

MADERNO 22 lug 2021
Dalla crema al cono farcito «Bu fess» fino alla «Pistacchiosa» e ai «fruttelli». Tante le golosità che i turisti e gli affezionati apprezzano della gelateria «Calchera» Dalla crema al cono farcito «Bu fess» fino alla «Pistacchiosa» e ai «fruttelli». Tante le golosità che i turisti e gli affezionati apprezzano della gelateria «Calchera»

Per i gelati ai gusti improponibili rivolgersi altrove. Alla gelateria Calchera in piazza a Maderno, dal 1986 il binario giusto è sempre quello della tradizione. Gusti classici senza tanti fronzoli o accostamenti arditi. Qui all’ombra della chiesa romanica di Sant’Andrea non si deraglia mai e la gente entra in negozio proprio perché sa di andare sul sicuro. «Più che inventare nuovi gusti – ammette Paolo Calchera affacciandosi dal laboratorio sul retro del negozio – noi abbiamo investito sulla qualità del prodotto: da questa stagione ad esempio è stato inserito il sistema gestionale per il tracciamento ed il controllo dell’intera filiera delle materie prime. Dall’origine alla vendita, catalogando tutto in lotti di produzione». Non è quindi un caso se il pellegrinaggio dei turisti è pressoché costante dalle 9 alle 24, durante gli orari di apertura della gelateria nell’arco temporale degli otto mesi di attività da marzo ad ottobre. Con Paolo Calchera coadiuvato dai due figli, Carlo Alberto e Alessia, troviamo alternativamente alla «consolle» dietro il banco Cristina, Sabrina, Alexandra e Marta. Il podio turistico del gusto? «Ai tedeschi piace molto Malaga e nocciola – ammette Calchera – mentre gli olandesi preferiscono le variegature con abbinamenti classici tra le creme. Esercizio inutile per gli italiani che variano a 360 gradi senza problemi». Tra le performance di stagione sta spopolando il cono farcito «Bu fess», omaggio all’opulenza non solo dialettale bresciana in modalità extralarge, con panna montata fresca (il latte è certificato bio) deliri di variegature dal cioccolato al pistacchio, meringate e granelle in quantità industriale. L’altra novità è rappresentata dalla «Pistacchiosa», apoteosi di uno dei gusti più gettonati, con glassa sempre al pistacchio e granelle di pistacchi. Non mancano inoltre nel banco frigo i «fruttelli» confezionati artigianalmente con il 50% di frutta. Lo zoccolo duro degli habitué in ogni caso sceglie la gelateria semplicemente per la Crema del Calchera, un must per il comprensorio dell’alto Garda, «fatta con i sapori dell’uovo e del limone di una volta». Previsto anche il servizio di vendita in confezioni termiche da asporto, modalità che qualcuno ha preso alla lettera eccedendo senza ritegno a fine stagione. «Tutti gli anni – racconta divertito Paolo – una famiglia di turisti olandesi che arriva sul promontorio di Toscolano a fare le ferie in camper, all’ultimo giorno passa con alcune vaschette, più che vaschette forse sarebbe meglio dire cassette termiche, per riempirle di gelato da portare in Patria. Durante il viaggio sono collegate alla corrente elettrica del camper». Qualcun altro invece in vacanza, trova la scusa del gelato per passare in negozio a salutarli dopo la disavventura vissuta nel dicembre 2004, quando Paolo con la moglie Ernestina e due figli erano in vacanza a Phi Phi Island nell’arcipelago della Thailandia: «All’arrivo dello tsunami ci salvammo scappando dalla spiaggia e trovando la salvezza sopra una palafitta in cemento che resistette miracolosamente alle onde. Qualcuno che in seguito ci vide alla tv, passando a prendere il gelato ci ha riconosciuto e ora ogni anno torna a salutarci».•.